La differenza tra grappa ed acquavite è molto semplice ma a volte ai “profani” può generare confusione. Il termine “acquavite” è un termine generico ed è sinonimo di “distillato“. Abbiamo già parlato dei distillati più noti in questo articolo. A seconda della materia prima utilizata i distillati o le acqueviti prendono nomi diversi. In particolare la “grappa” è un distillato di vinaccia, il “brandy” è un’acquavite di vino (un distillato di vino), la “vodka” è un distillato di patate, segale o frumento, ecc, ecc
Occorre quindi specificare da quale materia prima è stata ottenuta: la Grappa per esempio è un’acquavite di vinaccia, il brandy è un’acquavite di vino, la vodka di patate, il whisky di cereali, il rhum di canna da zucchero e così via.
Quale è la differenza tra grappa e acquavite di uva?
Questa differenza è già più interessante ma se abbiamo letto attentamente quanto scritto abbiamo anche la risposta pronta.
La grappa è prodotta distillando la vinaccia (buccia e vinaccioli dell’uva), mentre l’acquavite (o distillato) di uva è ottenuto distillando l’uva intera fermentata, quindi sia il mosto fermentato che vinaccie insieme.
Il distillato di uva si colloca quindi a metà strada tra una grappa (distillato di vinacce) ed un brandy (distillato di vino) in quanto contiene sia la parte solida che la parte liquida dell’uva. E’ generalmente più fruttato di una grappa.
In base al regolamento CEE 1576 del 1989, l’acquavite d’uva è stata categorizzata come distillato di frutta. Successivamente, il DPR 297 del 16 luglio 1997 ha definito meglio la produzione e, soprattutto, la designazione per la commercializzazione delle bevande spiritose tra cui ricade anche l’acquavite d’uva.