I distillati di cereali prodotti in Irlanda sono denominati Irish Whiskey e differiscono da quelli scozzesi non solo per la grafia, ma, anche per tutta una serie di peculiarità che ne fanno un prodotto completamente diverso.
Il whiskey irlandese è ottenuto tramite un giusto mix di cereali maltati e non. La presenza di orzo non maltato conferisce una maggiore morbidezza al distillato, ma, per ottenere un buon risultato finale occorre che la bevanda venga distillata tre volte e non due come per lo Scotch Whisky. L’Irish Whiskey, inoltre, non presenta sentori di torba poichè i cereali vengono essiccati in forni alimentati a carbone, dove i fumi non entrano mai in contato con le materie prime al fine di conservarne intatti gli aromi originari.
I whiskey irlandesi si dividono in blended e single malt. I primi sono una miscela di vari distillati, mentre i secondi sono ottenuti utilizzando solo orzo maltato. Gli irlandesi vantano la primogenitura di questa bevanda ingaggiando una secolare ‘guerra’ con i cugini scozzesi che, a loro volta, ne proclamano la paternità. la leggenda narra che fu proprio St. Patrick a importare la tecnica della distillazione dall’Egitto dove veniva utilizzata per la produzione dei profumi. Tecnica che gli irlandesi utilizzarono per la creazione di distillati a base di cereali e acqua, il whiskey appunto.
I whiskey irlandesi più importanti sono il Tullamore Dew (colore ambrato, gusto delicato con sentori di di limone e malto tostato), il Bushmills Malt (gusto marcato e sentori floreali e di legno) e il Jameson (aroma intenso, colore ambrato).
Preparazione del Whiskey
Il whiskey irlandese viene sottoposto ad una tripla distillazione, ma, prima di giungere a tale fase le materie prime devono essere sottoposte ad una serie di passaggi propedeutici che sono: il maltaggio, il mescolamento e la fermentazione.
Nella fase del maltaggio l’orzo germinato viene essiccato con i fumi di torba, ma, in forni chiusi senza che i cereali entrino in contatto con i fumi. E’ sostanzialmente per questa ragione che i whiskey irlandesi conservano un più intenso sapore di malto. Alla fine di questi tre passaggi si ottiene un composto che viene detto wash che viene sottoposto al processo di distillazione in alambicchi tradizionali.
La bevanda distillata ha una gradazione alcolica dell’86% e viene miscelata con acqua per abbassare il tasso di alcool e portarlo al 40%. Viene, poi, messa ad invecchiare in fusti di quercia per un minimo di tre anni prima di essere imbottigliato. I barili utilizzati per l’invecchiamento devono essere stati utilizzati in precedenza per l’invecchiamento di alcuni vini come il Porto e lo Sherry.
I whiskey irlandesi invecchiati vengono utilizzati anche per la creazione di un liquore irlandese chiamato Irish mist, composto da una miscela di erbe.
Degustazione
I whiskey irlandesi rispetto a quelli scozzesi sono più rotondi ed equilibrati. Vengono degustati in bicchieri a tulipano con il gambo corto e possono essere abbinati a dolci ricchi di cannella o a piatti molto strutturati tipici della cucina tradizionale irlandese. Il whiskey irlandese può essere degustato sia liscio che con ghiaccio. Nel nord dell’Irlanda si beve una particolare bevanda detta ‘hot whiskey’ che è composto da due dita di Bushmills o Jameson, un bicchiere di acqua bollente, un chiodo di garofano, limone e zucchero.