I vini della Liguria eccezionali e conosciuti in tutto il mondo, a prima vista sembrano in contradizione al territori da cui provengoni; quando si pensa alla Liguria risulta difficile pensare ad una regione produttrice di vino, questo perché il suo territorio particolarmente stretto ed esteso per poco meno di 300 km da est a ovest, è limitato ed occupato per il 70% circa da Alpi ed Appennini. La regione però è anche bagnata dal Mar Ligure ed ha una costa alta e frastagliata e si configura, a dispetto dell’opinione comune, come un territorio sì difficile per la coltura della vite, ma in grado di ospitare diversi ettari di terreno coltivato con importanti vitigni nazionali e anche internazionali.
Anche se con qualche difficoltà, la regione Liguria è un’ottima produttrice di vino e si è ritagliata col tempo uno spazio degno di nota nel panorama vinicolo internazionale; la coltura della vite si sa che è molto complessa e, anche se il territorio ligure non presenta parti pianeggianti in cui è più facile coltivare un vitigno, in questa zona d’Italia si è arrivati a sviluppare tecniche diverse soprattutto nei territori dove c’è una presenza prevalente di rilievi montuosi. Queste tecniche, tra le più famose c’è quella del terrazzamento, hanno consentito alla produzione vinicola della Liguria di affermarsi con dei prodotti unici e affermati in tutto il mondo.
La tecnica del terrazzamento non è altro che una lavorazione della facciata di una montagna o di una collina per renderla pianeggiante e per poterci installare dei muretti così detti di contenimento; ottenendo dei particolari “gradoni” dalle pareti di questi rilievi è stato possibile quindi adattare, per ciascuna fascia o gradone, una coltivazione diversa. Questo ha fatto sì che in questo territorio così atipico si potesse coltivare anche la vite ma non ha eliminato un problema fondamentale come quello della raccolta dei prodotti che risulta ancora essere particolarmente ostica.
Lasciando da parte il problema tecnico, in Liguria la produzione di vino è comunque molto sviluppata ma non come in altre regioni d’Italia, in cui la tradizione vitivinicola ha radici molto più antiche e secolari. Nonostante ciò la regione ligure è comunque un’ottima produttrice di vini anche se in maniera molto limitata per i problemi di cui abbiamo discusso sopra; tra i vitigni più importanti presenti in Liguria possiamo annoverare gli autoctoni Bianchetta Genovese e la Lumassina, il Vermentino e il Pigiato che fanno parte dei vitigni a bacca bianca e il Rossese e l’Ormeasco che si annoverano tra i vitigni più importanti a bacca scura.
I prodotti a marchio DOC son ben 7 mentre sono assenti i vini a marchio DOCG, i vini rossi di maggiore interesse sono il Rossese Dolceacqua a marchio DOC che è stato il pioniere dei vini ad origine controllata, altri vini rossi di primaria importanza sono i Colli di Levanto, i Colli di Luni, il Golfo del Tigullio, il Val Polcevera, l’Orneasco di Pornassio e il Riviera Ligure di Ponente. Per trovare i vitigni a bacca bianca bisogna spostarsi nella zona che va da Ventimiglia a Genova e in cui sono presenti vitigni come il Vermentino, il Moscato Bianco e la Bianchetta Genovese; nell’area che va invece da La Spezia a Genova si trovano il celebre Sciachetrà e il Pigiato.
Nonostante non sia una regione con antiche tradizioni vitivinicole, la Liguria si è comunque ritagliata uno spazio di tutto rispetto tra le regioni produttrici di vino in Italia, di questo ne va dato atto ai tanti produttori di vino del territorio soprattutto per le difficoltà materiali e oggettive presenti nella coltivazione della vite. La Liguria oltre ad essere una terra affascinante ed atipica ha il suo motivo d’orgoglio anche nel campo della produzione vitivinicola.