Diventare esperti di gin non è semplice, ma vale la pena di provarci: soprattutto perché il consumo di questo prodotto nel corso degli ultimi anni ha conosciuto una crescita notevole. Al tempo stesso, sono aumentate le varietà a disposizione sul mercato. Dunque, che cosa è importante sapere a proposito del gin? Prima di tutto, in un prodotto di qualità ci deve essere una nota di ginepro ben riconoscibile, per quanto essa debba persistere in piena armonia con i vari aromi.
Che cos’è il gin
A questo punto, però, conviene compiere un piccolo passo indietro e specificare che cos’è il gin. Ebbene, si tratta di un distillato alcolico di origine cerealicola in cui non possono mancare le bacche di ginepro. Per capire se un gin è buono o meno conviene non lasciarsi influenzare da packaging molto accattivanti o ricette curiose, mentre ci si deve focalizzare soprattutto sull’assaggio. In questo caso il ginepro rimane l’ingrediente più importante, intorno al quale però si devono percepire le botaniche e la loro delicatezza. È importante che il gin riesca a entrare in relazione e a funzionare con gli altri sapori, che si tratti di preparare un Negroni, un gin lemon o qualunque altro cocktail, noto o meno noto.
London Dry e non solo
La dicitura London Dry è una sorta di marchio di garanzia, e proprio per questo motivo deve essere sempre ricercata quando ci si accinge a comprare un gin. È essenziale che tutte le botaniche siano naturali e che solo la distillazione permetta di aromatizzarle, senza che vengano impiegati oli, tinture o essenze. Il London Dry è il gin più celebre al mondo, ma ciò non toglie che ve ne siano anche altri di alta qualità. La legislazione europea, per esempio, riconosce i Compounding Gin e i Distilled Gin, ma nel novero delle nomenclature utili per classificare questo prodotto ci sono anche il Traditional Gin, il Contemporary Gin, lo Sloe Gin, il Plymouth, l’Old Tom e il Genever.
Qual è il bicchiere migliore per degustare il gin
I bicchieri non sono tutti uguali, e per degustare il gin in modo ottimale ne serve uno specifico: non si tratta del ballon, anche se è uno di quelli che vanno più di moda. Il problema del bicchiere ballon, infatti, è che all’interno della sua curvatura le bolle scorrono in maniera non ottimale. Per sorseggiare il gin conviene ricorrere ai cosiddetti rocks glass, conosciuti anche con il nome di tumbler glass. Essi sono caratterizzati da una forma particolare grazie a cui l’aria viene fatta circolare e i diversi sentori del distillato possono essere sprigionati in tutta la loro potenza. Va segnalato, comunque, che alcuni esperti raccomandano l’uso del tulip o di altri bicchieri a calice.
I consigli per un’esperienza da favola
È auspicabile servire il gin a una temperatura compresa fra i 21 e i 23 gradi: in effetti è proprio quando è a temperatura ambiente che il gin può essere degustato al meglio. Occorre prestare attenzione al fatto che la bottiglia non sia eccessivamente fredda o calda, per prevenire una eventuale compromissione degli aromi. Non bisogna mai aggiungere il ghiaccio nel gin da degustare, il quale deve essere bevuto sempre liscio e a piccoli sorsi. Ogni sorso va tenuto sulla lingua prima di deglutire, affinché se ne possano cogliere i sentori. Il gin va ingoiato solo dopo che è stato assaporato con calma e fatto girare in bocca; la sensazione al palato non deve essere aggressiva, ma solo di calore. Al termine di ciascun sorso, è importante che il palato sia pulito e non corrotto da sapori fastidiosi.
Dove comprare: il sito fratellimazza.it
Nel novero dei migliori rivenditori di gin online va segnalato di sicuro Fratelli Mazza, che rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati di tradizione enologica. Questo marchio guarda sia al mercato nazionale che al di là dei confini italiani, forte della passione per l’innovazione e la voglia di promuovere ciò che di buono e interessante il settore del bere ha da offrire. Coloro che ordinano da fratellimazza.it sono certi di vedersi recapitare a domicilio i prodotti desiderati entro al massimo tre giorni lavorativi, grazie a consegne veloci ed eseguite con corrieri interni.