Il Greco di Tufo è un vino campano dalle origini antichissime. Il nome è dovuto all’omonimo vitigno con cui è prodotto che, a sua volta, trae il nome dal paese di Tufo, uno degli otto comuni della provincia di Avellino dove è consentita la produzione di questo famosissimo vino bianco.
Il Greco di Tufo è uno dei vini italiani più apprezzati al mondo, insignito nel 2003 della Docg affonda la sua storia nella notte dei tempi. Il vitigno utilizzato per la sua produzione, infatti, fu importato in Campania dalla Tessaglia per opera dei Pelagi nel I secolo a. C.
Diffusissimo già tra gli antichi romani, è citato negli scritti di molti storici e scrittori dell’epoca. Il vitigno greco fu coltivato prima in provincia di Napoli e poi nell’Avellinese e in particolare a Tufo, dove trovò terreno fertilissimo grazie alla sua conformazione calcarea e argillosa e alla presenza al suo interno di altissime quantità zolfo e di altri minerali.
Caratteristiche del Greco di Tufo
La produzione del Greco di Tufo Docg deve seguire un rigido disciplinare di produzione. Può essere prodotto solo con uve coltivate e lavorate negli otto comuni della provincia di Avellino indicati dal disciplinare. I comuni in cui è consentita la produzione di Greco di Tufo sono: Tufo, Chianche, Altavilla Irpina, Prata di Principato, Santa Paolina, Montefusco, Petruro Irpino e Torrioni. La composizione prevede l’utilizzo di uve di Greco di Tufo in percentuale minima dell’85% e di Coda di Volpe Bianca in percentuale massima del 15%.
La gradazione alcolica minima deve essere di 12,5 gradi. Viene prodotto anche nella versione spumante, utilizzando il metodo della rifermentazione in bottiglia. Il Greco di Tufo Spumante deve essere sottoposto a un periodo di invecchiamento non inferiore ai 36 mesi a partire dal 1 novembre successivo alla vendemmia. Il Greco di Tufo è uno dei pochissimi vini bianchi al mondo che ben si prestano all’invecchiamento.
Abbinamenti e degustazione
Il Greco di Tufo alla vista si presenta color giallo paglierino intenso. Il sapore è fresco e armonico leggermente sapido. A naso l’odore è intenso con un caratteristico sentore di lievito e note fruttate di pera e pesca. La spuma è fine e persistente. Va servito freddo a una temperatura di 8-10 gradi centigradi. Si abbina benissimo con il pesce e soprattutto con i crostacei.
E’ adatto per accompagnare piatti a base di pesce, formaggi freschi e salumi, piatti a base di funghi. La versione spumante è indicata per gli aperitivi e per accompagnare degli antipasti freddi.