Il Cerasuolo d’Abruzzo viene prodotto con il vitigno del Montepulciano ed è uno dei vini italiani rosati più apprezzati. Questo vitigno presenta alcune sostanze antiossidanti che lo hanno reso nel tempo tra i più longevi d’Italia. E’ un vino DOC che può essere prodotto nelle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo. Ha un colore rosa ciliegia brillante e la sua particolarità è la nota acida (è compresa tra 5,5 e 6 g/l) con un buon livello di alcolicità tra 12 e 13 % vol. Ha un profumo molto elegante con note di frutta fresca rossa e una lieve nota floreale. Il suo gusto è piacevole, permanente e fresco.
La storia
E’ difficile raccontare la storia del Cerasuolo d’Abruzzo, poiché la sua storia è strettamente legata a quella del Montepulciano d’Abruzzo: per oltre 40 anni infatti sono stati inseriti nella DOC insieme. Non a caso provengono, come detto, dallo stesso vitigno e le sole cose che li differenziano sono le pratiche enologiche. Nel 2010 però qualcosa è cambiato e finalmente anche il Cerasuolo d’Abruzzo è stato ufficialmente riconosciuto come vino DOC.
Secondo i pochi cenni storici che sono a disposizione sembra che la sua produzione venga associata allo storico greco Polibio e ad una narrazione (del 216 a.C.) dove parlava delle gesta di Annibale in seguito alla vittoria di Canne. Lo storico infatti riportò che Annibale lodò i vini di quella zona esaltando la loro proprietà di rimettere in forze gli uomini e di guarire i feriti.
Caratteristiche del Cerasuolo D’Abruzzo
Il Cerasuolo deve le sue caratteristiche non solo al vitigno che lo accomuna con il Montepulciano, ma soprattutto alla tecnica di vinificazione usata con un periodo di fermentazione che avviene in presenza delle bucce, oppure mediante la vinificazione “in bianco” per ottenere così il suo colore rosato.
E’ consigliabile abbinarlo con zuppe di pesce, primi piatti con pomodoro, pesce alla griglia, carni bianche cotte arrosto, formaggi che abbiano una media stagionatura e salumi non troppo grassi.
Più in generale lo si può anche considerare un vino a tutto posto: il suo sapore infatti è secco e permette di cogliere sentori di mandorla, mele, pere, prugne e ciliegie. E’ preferibile berlo sempre giovane e servirlo freddo, ad una temperatura di 8 – 10°C.