Quello che oggi è conosciuto a livello internazionale come il Friulano, fino al 2007 era noto come il Tocai. Si tratta di un vitigno bianco che viene prodotto in Friuli Venezia Giulia da secoli. E’ riuscito negli anni a farsi conoscere e apprezzare per il suo profumo di mandorla e un quel retrogusto amarognolo. Il colore è inconfondibile, un giallo scarico che gli dona eleganza. Il vitigno si presenta con foglie medio grandi, con un grappolo medio e compatto.
La storia
Il Friulano, o meglio il Tocai ha origini complesse che vanno a incrociare la strada del Tokaji ungherese: questo il motivo principale per il quale si è poi arrivati al cambio nome. Per questo motivo infatti a partire dal 1993 si è discusso a lungo in merito alla somiglianza con il DOC ungherese per la loro produzione omonima. In realtà però sono due vini diversi in ogni caratteristica. A partire dal 2008 infatti le vendemmie non possono più essere chiamate Tocai, ma presentano il nuovo nome: Friulano, come segno di forte rispetto per il territorio. Nonostante questo cambiamento è sbagliato pensare che il Tocai sia sparito, poiché per anni è stato conosciuto proprio con questo nome. Il gusto, il profumo e la sua qualità continuano a vivere.
Caratteristiche del Friulano
Ci troviamo di fronte a un vino ricco ma delicato, che usa uve prodotte da viti contorte. Il suo colore è luminoso, ha un profumo di fiori di campo, della camomilla e di quel caratteristico sentore di mandorla che si percepisce anche in fase di assaggio. Un naso più esperto potrà anche facilmente percepire un gusto di pera e note di pesca. E’ possibile abbinarlo senza difficoltà a tutta la cucina locale della zona, prestando grande attenzione a salumi stagionati, salsicce e carni bollite.
Il panorama gastronomico del Friuli Venezia Giulia è particolarmente complesso e variegato, tanto da portare al suo interno una vasta gamma di prodotti. Uno tra questi è il tartufo, che generalmente è un ingrediente ostico da abbinare. Nonostante questo trova nel Friulano il perfetto partner per un prelibato pasto. E’ consigliato anche per l’aperitivo o per accompagnare piatti a base di prosciutto di San Daniele e crostacei. Si serve fresco, a una temperatura di 12°.