Il whiskey americano è un distillato di cereali prodotto principalmente con mais e segale. La produzione di whiskey negli Stati Uniti fu avviata nel corso del diciottesimo secolo dai coloni irlandesi e scozzesi che, non avendo a disposizione i cereali tradizionali quali orzo e frumento, iniziarono la distillazione delle due piante graminacee molto diffuse nel Nuovo Mondo.
Il risultato fu una bevanda molto più dolce e morbida rispetto ai whisky di malto prodotto in Europa. Le prime distillerie sorsero in Virginia, nel Maryland e in Pennsylvania. Attualmente le principali distillerie americane si trovano nel Kentucky e nel Tennesse da cui provengono le marche di whiskey più conosciute.
I whiskey americani si dividono in tre principali qualità: il Bourbon, il Tennesse e il Rye. Tutti e tre sono distillati di mais e segale, ma, mentre nei primi due il mais è il cereale predominante (51%) nel Rye le proporzioni sono invertite e la segale si trova in maggiori concentrazioni (51%).
Il Bourbon prende il nome dall’omonima contea del Kentucky in cui fu inventato e si narra fu prodotto per la prima volta nel 1789 dal reverendo Elijah Craig. E’ un whiskey ottenuto dalla distillazione di una miscela di mais, che può arrivare anche all’80%, segale e piccole quantità di malto.
I whiskey che presentano una concentrazione di mais pari all’80% sono gli unici a poter recare sull’etichetta la dicitura di “Corn whiskey”. Il whiskey Tennesse, come il Bourbon, è ottenuto da una miscela di mais (51%), segale e orzo maltato e non. Differisce dal Bourbon perché prima di essere messo ad invecchiare viene filtrato con carbone di acero del Tennesse che conferisce al liquore il tipico sentore di affumicato e una maggiore morbidezza. Il Rye whiskey, infine, è prodotto con una miscela di segale al 51%, mais e orzo.
La produzione e le principali distillerie
Il whiskey americano viene prodotto sia tramite distillazione continua che discontinua. In entrambi i casi, però, la bevanda viene distillata solo due volte e non tre come per i whiskey irlandesi. La ragione di questa scelta sta nel fatto che il mais già di per sè produce prodotti più morbidi rendendo, quindi, superflua una terza distillazione.
Il prodotto distillato ha una gradazione alcolica dell’80% e prima di essere posto ad invecchiare vene allungato con acqua per fare scendere la gradazione a circa 62 gradi. Il Tennesse whiskey subisce un ulteriore passaggio che consiste in un filtraggio con cenere d’acero. I distillati vengono, poi, fatti invecchiare per un minimo di due anni in botti di quercia.
Trascorso il periodo di invecchiamento, che può durare anche molti anni, il whiskey viene allungato nuovamente con acqua per portare la gradazione tra i 40 e i 50 gradi. Le principali distillerie americane si trovano nel Kentucky e nel Tennesse. Nel primo stato sorge la distilleria Jim Beam considerata la più importante produttrice di Bourbon del mondo. Molto noto è anche il marchio ‘Four Roses’ che deve il suo nome alle quattro figlie del fondatore della distilleria mister Rose.
Molto noti sono anche i whiskey “Wild Turkey” e “Fighting Cock”. Dal Tennesse proviene, invece, il whiskey americano più famoso in assoluto, ovvero, il Jack Daniels.
Degustazione
I whisky di mais americani non sono facilmente abbinabili e solitamente vengono bevuti lisci o con ghiaccio. Possono essere allungati con bibite gassate e con succhi di frutta, ma difficilmente vengono utilizzati per la preparazione di cocktail. Diverso, invece, è il discorso per i Rye Whiskey molto più duttili e quindi più adatti per essere miscelati come base per diversi cocktail.