L’Oltrepò Pavese DOC comprende tutta una serie di vini e vitigni storicamente prodotti nella zona di Pavia, la sua denominazione di origine controllata le viene attribuita per la sua particolarità e per essere un vino anticamente già apprezzato e che qualitativamente è diventato un prodotto di livello mondiale.
Già dall’800 l’Oltrepò Pavese DOC era considerato il grande serbatoio da dove attingere i grandi vini da tavola per i privati e le locande più chic della provincia milanese, il vitigno da dove si produce questo grande vino rosso è storicamente resistente al clima, alle intemperie e ai parassiti ed è un vitigno particolarmente produttivo.
Con l’arrivo delle nuove tecnologie però, come le varie tecniche di vinificazione e la riscoperta di vitigni interessanti come la Bonarda, il vitigno dell’Oltrepò Pavese DOC è riuscito a produrre vini sempre più qualitativi e che hanno ottenuto consensi da tutti gli enologi e i critici mondiali. Soprattutto negli ultimi decenni infatti, grazie all’introduzione di nuove tecniche e la scoperta di vitigni autoctoni, si sono ottenuti vini di particolare interesse come l’Oltrepò Pavese Bonarda (o Croatina) e l’Oltrepò Pavese Barbera.
L’Oltrepò Pavese DOC può essere prodotto sia bianco, rosso che in versione spumante e, proprio per il tipo particolare di vinificazione, viene prodotto l’Oltrepò Pavese Spumante che utilizza in particolare le uve del Pinot Nero e del Pinot Grigio, quelle del Pinot Bianco e lo Chardonnay. Per l’Oltrepò Pavese Bianco invece vengono utilizzate le uve del Pinot Nero e dello Chardonnay, anche se il vitigno principale è quello del Riesling che viene usato sia per la produzione dell’Oltrepò Pavese Riesling Italico che per l’Oltrepò Pavese Riesling Renano.
Come abbiamo già detto questo particolare vitigno è resistente agli agenti atmosferici e al clima molto spesso rigido della regione, la zona di produzione è molto estesa e riguarda ben 42 comuni del territorio, che sono delimitati a Nord dall’autostrada Voghera-Piacenza, a Ovest dalla provincia di Alessandria e ad Est dalla provincia di Piacenza. La particolarità di questo vitigno è anche la sua grande estensione e la sua collocazione delimitata molto spesso da strade statali e provinciali, basterebbe infatti leggere la disciplinare dell’Oltrepò Pavese per notare il riferimento continuo a strade e provinciali per delimitare la zona di produzione.
All’interno di quest’ampia area di produzione esistono altre zone particolarmente interessanti per la produzione delle diverse tipologie dell’Oltrepò Pavese DOC come l’Oltrepò Pavese Barbera, prodotto nei comuni di Casteggio, Montecalvo Versiggia, Montù Beccaria, Pietra De’ Giorgi, ecc, l’Oltrepò Pavese Bonarda prodotto a Casteggio, Broni, Stradella, Montalto Pavese, Torricella, ecc, ed infine le prime colline che dalla Pianura Padana vanno verso gli Appennini che sono interessanti per la produzione dell’Oltrepò Pavese Riesling. Quest’ultima zona di produzione è considerata il vero epicentro e la culla di tutta la DOC dell’Oltrepò Pavese.
Data la zona di produzione molto estesa e molto vasta, anche le proprietà organolettiche dell’Oltrepò Pavese dipendono dalle varie tipologie prese in considerazione: l’Oltrepò Pavese Rosso infatti è un ottimo rosso da tutto pasto ed è un vino classico, nella versione Bonarda, l’Oltrepò Pavese al naso emana aromi di marasca e mandorla amara. Nell’Oltrepò Pavese Barbera invece al naso vengono avvertite note fruttate ed un piacevole fondo acidulo al palato; l’Oltrepò Pavese Riesling è fruttato e aromatico ed ha profumi di mela, albicocca, pesca e mirtillo, l’Oltrepò Pavese Spumante invece è un vino fresco con note di crosta di pane e vaniglia, ha un sapore asciutto, morbido e corposo.
Gli abbinamenti da fare con l’Oltrepò Pavese Rosso sono a base di antipasti di salumi, primi piatti a base di risotti, ravioli e pastasciutte con sughi di carne, secondi piatti a base di bolliti, carni bianche, bolliti e umidi tipici della tradizione culinaria padana.