Il vino naturale, denominato nell’ambiente anche con gli appellativi di “vino secondo natura”, “vino vero” o “vino artigianale” è una tipologia di vino sempre più apprezzata per la sua purezza. Si tratta di un vino che viene prodotto utilizzando uve biologiche e, in fase di produzione, mediante fermentazione spontanea del mosto. Non viene dunque addizionato con altre sostanze se non con tracce di anidride solforosa.
Si tratta di un fenomeno che si inserisce all’interno di un trend ancora più grande e che vira ad una certa naturalezza di produzione ed ecosostenibilità dei materiali. Non solo delle materie prime ma anche degli imballaggi stessi.
Sempre più bottiglie di vino, ad esempio, vengono valorizzate mediante packaging sostenibile. Idee creative che ben si allineano alla filosofia green scelta dall’azienda. Un esempio? I preziosi sacchetti portabottiglie in materiale sostenibile proposti da sacchettiditessuto.it oltre che ad essere belli ed eleganti, sono personalizzabili e perfetti per contenere etichette pregiate.
La legislazione sul vino naturale
Il mondo della viticoltura è in fermento e sono molte le aspettative legate al vino naturale. È però bene ribadire il fatto che, ad oggi, non esiste nessuna legislazione sulla precisa definizione di ‘vino naturale’.
Volendo fare il punto della situazione potremmo dire che l’unica certezza è che non tutti sono d’accordo sul procedimento e che, come naturale conseguenza, non è ancora stata trovata una procedura ufficiale. Impossibile dunque avere una qualifica o denominazione valida e accettata da tutti. Tutti gli amanti del vino sanno quanto è importante certificare e approvare la provenienza delle uve, il metodo di produzione e ogni singola fase della vinificazione. Lo scopo non è solo quello di attribuire il giusto valore ad ogni singola bottiglia, ma anche tutelare il consumatore finale.
Mancando un testo normativo comune, a livello europeo non esiste un organismo accreditato in grado di rilasciare una qualifica. Si sta comunque lavorando alacremente per giungere presto alla creazione di un regolamento europeo di produzione.
Associazioni che promuovono il vino naturale
Non essendoci una legislazione ben precisa per ora l’idea di vino naturale viene portata avanti da diverse associazioni di piccoli vignaioli. Produttori che imbottigliano secondo un disciplinare proprio e cercano di valorizzare il più possibile la naturalezza del loro vino.
Come si ottiene il vino naturale?
Il vino naturale è ottenuto da agricoltura biologica, senza l’uso di coadiuvanti e additivi in cantina. Sono concessi solamente piccole quantità di solfiti. Inoltre deve essere utilizzata solamente la fermentazione spontanea. Un altro requisito che spesso viene portato avanti dal produttore del vino naturale vuole che vengano usati vitigni tradizionali del territorio e proprietà del vigneto.
Pur non essendoci una legislatura ufficiale per produrre il vino naturale di solito è richiesto:
- In vigna, ossia in fase di viticoltura: Vendemmia manuale; una pratica di viticoltura biologica; la coltivazione e l’impiego di vitigni tradizionali.
- In cantina, ossia in fase di vinificazione: Fermentazione con lieviti indigeni presenti sull’uva e non selezionati; nessuna manipolazione o tecnica invasiva; nessuna aggiunta di presidi enologici; l’impiego di botti in legno o comunque scariche di sostanze aromatizzanti; tilizzo di solo zucchero endogeno per la rifermentazione, quando si produce vino frizzante o spumante.
Il concetto di “vino naturale” è, dunque, controverso e poco chiaro. Tutti, però, concordano nel voler portare avanti un’idea di vino più naturale possibile in ogni suo passaggio. Un vino legato al terroir, lavorato in modo naturale e presentato con un packaging sostenibile atto a esaltare la filosofia aziendale e l’esclusività del prodotto.